domenica 17 aprile 2011

LA MORENETA DI MONTSERRAT E’ DAVVERO IL SIMULACRO DI ISIDE? parte prima

 




È possibile associare alla statua della Madonna Nera, venerata da migliaia di persone ogni anno in un luogo misterioso e inaccessibile in piena Catalogna(Manresa), popolato da luci misteriose e anomalie magnetiche, alla dea egizia Iside?

Manresa è poco più di un villaggio eppure è conosciutissima proprio perché è considerata uno dei luoghi più santi del Spagna visto che qui si erge il santuario mariano di Montserrat. Montagna incredibile, basta vederla per accorgerene: cime di arenaria alte un chilometro che emergono dalla pianura sottostante come vi fossero stati conficcati dall’alto. Siamo non lontani dalla capitale catalana, appena 60 km! I sentieri nei boschi però si inerpicano attraverso panorami mozzafiato e ovunque si trovano immagini cattoliche e di santi, eppure sono centinaia, se non migliaia gli avvistamenti di luci misteriose nel cielo, fulmini globulari che sfrecciano tra i picchi ad altissima velocità? Forse, non vi è certezza di alcunché. Le cronache riportano che nel 1345 una sfera ardente penetrò addirittura all'interno della chiesa e qui rimase sospesa per qualche istante proprio sotto gli occhi stupiti dei monaci. Nel 1977 Luis José Grifol avvistò un Ufo, ma la cosa più strana è che si dice che tuttora, ogni 11 del mese, durante la notte appaiano nel cielo luci insipegabili.. Ufo? Chi può dirlo. Certo è che oltre agli Ufo, altri insoliti fenomeni accaddero subito prima la Seconda Guerra Mondiale.

Montserrat, che significa monte seghettato, ma anche monte chiuso o monte sacro, divenne famoso quando intorno all'880 d.C. due luci che orbitavano in una grotta, ispirarono due pastorelli che rinvenirono quella che venne definita "l'effige della Madonna". Si trattava di una statua di pioppo alta quasi un metro raffigurante una donna dalla pelle nera abbigliata con un vestito dorato, seduta e benedicente, con sulle ginocchia un bambino con la carnagione scura e benedicente.


Le statuette sono probabilmente di epoca tardo romana o bizantina, nelle mani la donna tiene una sfera sormontata da una croce mentre il bambino ha una pigna di pino. I colori e la posa non fanno pensare a qualcosaltro. La statua con la pelle nera fu battezzata subito la Moreneta, anche perché la donna è raffigurata in modo identico a Iside secondo l'iconografia romana. La sua storia risale ai primi millenni della storia egizia e si perde nelle leggende risalenti alla notte dei tempi. All'epoca di Cesare e Cleopatra i legionari romani furono scoprirono il culto isiaco e ne rimasero affascinati a tal punto dal portarlo a Roma e diffonderlo in tutte le terre del vasto impero. L'adorazione di Iside, ebbe una grande influenza tra gli strati bassi della popolazione ma poi proibita dal Cristianesimo in quanto era troppo simile alla Madonna madre di Gesù. E gli antichi cristiani avevano ragione, le coincidenze sono notevoli, in quanto in un certo senso Iside è la Madre del Salvatore: Horus, il vendicatore del padre Osiride e colui che ristabilisce la pace e l'ordine sulla Terra devastata dalle azioni del malvagio Set.

I parallelismi sono stupefacenti: Set come Satana, Horus come Gesù che nasce per salvare l'umanità dal Male. Davvero troppo simile il credo isiaco per la religione cristiana, che a partire dal 380 dopo Cristo divenne la confessione ufficiale dell'Impero Romano. Purtroppo il Cristianesimo divenne una liturgia assolutistica ed estremamente repressiva, distruggendo e devastando impunemente, allo stesso modo di quando era perseguitata, ogni traccia delle precedenti antiche religioni. E il sincretismo fu la ciliegina sulla torta, con questa scusa infatti il Cristianesimo cannibalizzò ogni aspetto delle religioni pagane precedenti: la nascita di Cristo avvenne da una vergine come nel Mitraismo, Natale fu spostato al 25 dicembre per celebrare i Saturnali e dunque le feste legate all'arrivo dell'inverno e della rinascita del Sole; la Pasqua divenne associata alle feste celtiche relative alla Primavera, i santi e i vari arcangeli presero il posto di semidei ed eroi greci, etruschi, romani, punici. A proposito dei Fenici, il loro dio principale, il semitico Baal divenne Belzebù, come detto Set divenne Satana e così via. Già in passato l'Ebraismo aveva saccheggiato a piene mani da Egizi e Sumeri-Babilonesi, il Cristianesimo depredò ogni aspetto sacro pagano che non rientrava nei canoni ecclesiastici. A quell’epoca infatti una fonte sacra alle Muse o a qualche dio celtico o germanico diventava un Battistero; il bosco sacro alle ninfe vedeva l'erezione di una cappella o un piccolo santuario; addirittura, per i popoli che già adoravano la Dea col Bambino, frequente anche in ambiti celtici ed orientali, i bravi teologi cristiani escogitarono il geniale stratagemma della "Prefigurazione della Vergine"! In pratica, le popolazioni che adoravano questa Iside con Horus nei suoi vari aspetti non erano pagani ma già cristiani secoli prima di Cristo, adorando una figura che non esisteva ma che sarebbe esistita, e quindi la conversione era inutile. Torniamo quindi alla Moreneta di Montserrat che non sembra davvero la madre di Gesù, ma Iside del tempio di File, madre del salvatore Horus! E l’intera città catalana pullula di questi riferimenti. Le quattro chiese principali che hanno tutte l’immagine della Madonna Nera e gli evidenti riferimenti esoterici del nuovo Tempio Espiatorio della Sagrada Famiglia, realizzato da Antoni Gaudì, in odor di massoneria, portano a ipotizzare l'esistenza di un culto segreto della Moreneta. La madre del Salvatore che a Barcellona è Horus, il dio, ma forse anche l'essere umano illuminato.

L’uomo che arriva nel santuario isiaco e che, grazie al latte della dea Hathor (aspetto tellurico di Iside, rappresentante forse le linee energetiche del campo magnetico terrestre che a Barcellona scorrono vicino alla superficie?) forse, grazie alla conoscenza può crescere fino a diventare un dio, come il faraone egizio nell'antichità. Il faraone era un iniziato, un re-sacerdote non così differente dalla figura di Gesù di cui ci narrano i Vangeli Apocrifi. Un re-sacerdote cristiano sposato con Maria Maddalena che doveva condurre il suo popolo alla liberazione spirituale e alla rinascita come esseri illuminati. E guarda caso Iside è la dea della luce, Iside di Faro: la luce emessa dal faro di Alessandria che guida i naviganti verso la sapienza e la conoscenza della Biblioteca, verso la scelta di una nuova vita. Alcuni sostengono che Parigi debba il nome proprio da questo (Parigi=Phar-Isis, Iside di Pharos, l'isoletta antistante Alessandria d'Egitto su cui sorgeva il faro omonimo e da cui tutti i fari odierni prendono il nome). La stessa Statua della Libertà americana si basava inizialmente sullo stesso concetto: un mondo nuovo di persone illuminate che sconfiggono interiormente il Male, combattono e vincono Set nella loro anima!

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