lunedì 20 dicembre 2010

Megaliti e Leylines?


Generalmente si ritiene che a Barcellona ci siano due dolmen, uno a Sant Martí de Provençals, vicino alla chiesa romanica e l’altro sul Montjuic, situato dentro il poco conosciuto giardino botanico. Ma forse a Barcellona c’era altri due megaliti, menhir questa volta.
Prima dell’epoca romana, dove oggi sorge la statua di Santa Eulalia nella piazza del Padró esisteva una pietra che probabilmente era un megalito. I romani, popolo saggio e aperto a tutte le tradizioni, culturali e esoteriche, la conservarono e proprio in quel luogo stabilirono un "limes", un límite nella antica e gloriosa Vía Augusta che univa Roma con Tarraco e che passava dove oggi si trovano le vie di Pedro IV, Hospital, Mistrl e Cruzcubierta.
L’altro menhir era situato nei pressi delle Ramblas nel patio interno di un edificio vicino alla fuente de Canaletas. Il luogo era noto come il "pati del Carall" (Carall significa membro in spagnolo, proprio per la forma fallica del menhir) e fu ben noto a tutti fino ai primi del 1900.
Ormai molti ricercatori di frontiera sono certi che le popolazioni antiche utilizzavano megaliti per fini magici. Con queste pietre cercavano di captare le energie telluriche per utilizzarle ai loro fini. Quelle che oggi in molti conoscono sotto il nome di Leylines. In ogni modo i quattro megaliti di Barcellona, sarà un caso, si trovano allineati quasi perfettamente su un’unica linea retta.

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