venerdì 18 febbraio 2011

Il Mistero dei Cordeleros


Barcellona ebbe durante i secoli tre gruppoi di emarginati: ebrei e gitani che vivevano nella "isleta del Raval" e al "call". Ci fu però un altro gruppo meno conosciuto che soffrì la stessa emarginazione: los cordeleros(coloro i quali fabbricavano le corde).
Dalle ombre più oscure del medio evo i cordeleros sono sempre stati oggetti di discriminazioni: si vociferava avessero la coda, le domeniche i loro ombelichi sanguinavano, incompetenza professionale, sputi pieni di vermi, e di praticare le arti magiche e la stregoneria.
Los cordeleros erano nomadi; girovagavano in cerca di materia prima e per questo vagavano o si fermavano a seconda della ricchezza dei luoghi. La canapa era coltivata in zone al di là della attuale Arc de Triomphe, in Glorias e la Llacuna, e visto che si trattava della cannabis, quando questa popolazione dormiva vicino ai campi veniva leggermente intossicata respirando i fumi emessi dalle piante. Questo li immerse in una sorta di sonno ipnotico in cui forse avevano e sperimentavano fenomeni di chiaroveggenza. Ecco come si guadagnarono la fama di stregoni. Le corde che loro fabbricavano erano famose in tutto il bacino del mediterraneo, anche se producevano anche le corde per le impiccagioni, cosa che lì rese invisi al popolo. Per i familiari dei condannati i cordeleros erano i responsabili dell’orrenda morte dei loro parenti. Nel popolo circolavano voci incontrollate che vedevano i cordeleros ricevere ingenti somme di denaro per fabbricare corde che si rompevano nel corso dell’esecuzione. Perché se ciò si fosse verificato i rei venivano perdonati.
I cordeleros vivevano nella Ribera e nel Raval. Vicino Piazza del Padró, e a calle de la Botella. In quell’epoca e in alcune decine di anni successivi non gli era permesso infatti abitare dentro la Barcellona protetta dalle mura e solo le loro mogli potevano entrare in città per vendere le loro mercanzie ma dovevano uscire dalla zona prima del calar della notte. Gli unici cordeleros rispettati erano coloro i quali fabbricavano le corde che si utilizzavano nella Cattedrale.

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