martedì 4 gennaio 2011

IL MISTERO DELLA CITTA' OLIMPICA



Sono stato a Barcellona la prima volta nel 1992, mancavano un paio di mesi alle olimpiadi eppure già allora qualcosa stava cambiando radicalmente. Sì, ma sempre nello stesso senso. Mi spiego meglio: il luogo ove è stato scelto di edificare la cittadella Olimpica corrisponde al settore della città che è sotto l’influenza del segno dell’acquario. Lo sapevano Pascual Maragall e la sua squadra di tecnici? Forse. Quello che è certo è che da decenni che i socialisti mistici spagnoli volevano urbanizzare la zona. Il nome “Avenida Icaria” evoca la repubblica ideale di Etienne Cabet che nel suo "Regreso a Icaria" descrive la comunità ideale. E il segno dell’Acquario ha al suo interno molteplici caratteristiche di umanità, libertà e rinnovamento. L’acquario simboleggia il nuovo, quale luogo migliore per ubicare la nuova Barcellona?
In ogni modo è significativo che entrando alla Città Olimpica si incontri una gigantesca scultura metallica di un pesce senza testa né coda? Sembra proprio che dalle assolate spiagge barcellonesi si possa vedere il simbolo astrologico dei Pesci, immediatamente precedente a quello dell’Acquario. E il fatto che sia senza testa e senza coda indica il superamento della fase storica che rappresentava la Barcellona fondata da Ercole.
Cosa c’entra direte voi. Forse niente, ma quel grosso pesce metallico si trova casualmente sotto i due edifici più emblematici della zona, basta vederli dal vivo per rendersene conto, le Torri Mapfre e l’Hotel de las Arts. Questi giganteschi edifici sembrano la commemorazione delle Colonne di Ercole posizionate davanti allo stesos mare che vide l’eroe classico nella sua "Barca Nona" (nona barca) che secondo alcuni è la radice originaria del nome di Barcellona.

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